Scegliere la macchina del ghiaccio per il bar molto spesso non rientra nelle scelte prioritarie di chi decide di intraprendere quest’attività.
Eppure il ghiaccio serve a mantenere i drink freddi e se servito nel modo giusto a favorire quel perfetto equilibrio tra freschezza e gusto anche se, erroneamente, molte persone pensano che mettere del ghiaccio nei drink sia un vecchio trucco dei barman per diluirli.
L’elemento più importante che dovremmo valutare quando ci accingiamo a scegliere la macchina del ghiaccio per il bar è sicuramente una previsione di quanti cocktail o drink dovremo servire nell’ora di picco del lavoro.
Come sempre il punto di partenza è il tipo di locale che si vuole aprire e dunque le previsioni di lavoro che possiamo fare.
La macchina del ghiaccio più comunemente presente nei bar di medio livello ne produce circa 20/25kg e tutti i cubetti vengono immagazzinati nella capiente vasca nello stesso momento.
Se consideriamo che ogni drink contiene mediamente 100gr di ghiaccio, è chiaro che 20/25 kg saranno sufficienti per 200/250 drink.
Nonostante possa sembrare un dettaglio trascurabile, molte macchine del ghiaccio permettono di scegliere la dimensione e la forma dei cubetti: possono essere regolate in modo da avere un cubetto tradizionale intero o più cavo a forma di proiettile.
Ovviamente non si riduce tutto puramente ad una questione estetica.
Il ghiaccio cavo, ad esempio, è perfetto per i cocktail pestati perché si spacca facilmente diventando granella , ma altrettanto facilmente si scioglie; per i long drink, come ad esempio succhi di frutta o sciroppi, è meglio preferire un cubetto intero e non cavo.
La struttura delle macchine per il ghiaccio e per le macchine tritaghiaccio è quasi interamente in acciaio inox, ma è importante che tutte le parti che vengono a contatto con il ghiaccio siano realizzati in materiali sicuri, igienici e atossici.
Come tutti gli elettrodomestici che interagiscono con bevande e alimenti anche la macchina per il ghiaccio necessita di un minimo di manutenzione e di pulizia al termine dell’uso.
Scegliete dunque un modello che sia piuttosto semplice da smontare in modo da poter sciacquare la vaschetta direttamente sotto l’acqua corrente o addirittura metterla in lavastoviglie.